La storica realtà del risparmio gestito ha optato per il cablaggio strutturato di Categoria 7A di Datwyler per supportare la crescente domanda di velocità di trasmissione
ANIMA SGR (www.animasgr.it) è una realtà storica dell’ industria italiana del risparmio gestito, considerata oggi il principale operatore indipendente del settore.
Interamente controllata da ANIMA Holding S.p.A., ha sede a Milano, ed è presente attraverso la controllata ANIMA Asset Management anche in Irlanda. Punta a essere il partner di riferimento per banche, reti di promotori finanziari, consulenti e investitori istituzionali nell’ erogazione di prodotti e servizi di investimento.
Il Gruppo ANIMA ha un patrimonio complessivo di circa 71,4 miliardi di euro in gestione, più di 100 partner distributivi e circa 1 milione di clienti (dati al 30 giugno 2016). Il Gruppo presenta una gamma di prodotti e servizi tra le più ampie a disposizione sul mercato: articola la propria offerta in fondi comuni di diritto italiano e Sicav di diritto estero. Opera anche nel settore della previdenza complementare per aziende e privati, e in quello delle gestioni patrimoniali e istituzionali.
IL SYSTEM INTEGRATOR
Esiet S.p.A. (www.esiet.com) progetta e realizza soluzioni complesse che integrano prodotti, tecnologie, infrastrutture e servizi, ponendosi come unico interlocutore per le molteplici esigenze dei clienti, capace di fornire servizi IT e soluzioni complete “chiavi in mano” per la progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di impianti per complessi industriali, palazzi uffici, locali ad alta densità tecnologica, filiali bancarie e ambienti commerciali. Esiet è partner tecnologico di ANIMA SGR dal 2010.
LA SFIDA
ANIMA SGR si è trovata a dover realizzare un nuovo Data Centre in grado di supportare la crescente domanda di velocità di trasmissione, dopo essersi avvalsa di un’ infrastruttura passiva di Cat. 6 realizzata in precedenza dal system integrator Esiet.
“Nel vecchio Data Centre avevamo sperimentato collegamenti a 10 Gigabit al secondo tra le macchine virtuali e le apparecchiature di rete, dal momento che le nostre attività avevano preso a richiedere maggiori prestazioni ” spiega l’ Ing. Andrea Perotti, Responsabile Architetture di ANIMA SGR.
Nei primi mesi del 2016 si è reso necessario spostare il Data Centre dall’ edificio attiguo al primo piano di quello in cui risiede attualmente ANIMA SGR.
“Quando abbiamo iniziato a progettare la nuova infrastruttura – precisa Perotti – abbiamo subito pensato di optare per una soluzione di cablaggio 10 Gigabit che ci consentisse, in futuro, di implementare velocità ancora maggiori. Da qui la scelta di optare per un cablaggio strutturato di categoria 7A“.
“La crescita della mole e della velocità dei dati in ANIMA SGR, come in generale, sta avvenendo in maniera esponenziale” spiega Marco Meletti, Project Manager di Esiet. “Decidere di fare un investimento importante e strategico come un nuovo Data Centre impone un approccio lungimirante e porta, inevitabilmente, alla scelta di tecnologie che possano dare le massime garanzie possibili in termini di capacità prestazionali e scalabilità future. Per questo si è optato per una soluzione di Cat. 7A di Datwyler, in grado di offrire prestazioni ottimali su distanze fino al limite normativo di 90 metri come su tratte di pochi metri soltanto. La migrazione dal vecchio al nuovo Data Centre è stata fatta gradualmente e con le opportune ridondanze: mentre ANIMA SGR eseguiva la migrazione di una parte, noi predisponevamo il cablaggio per lo step successivo. Abbiamo reso disponibile prima una zona e traslocato le macchine nella nuova location, quindi abbiamo realizzato dei collegamenti provvisori tra le infrastrutture nuova e vecchia fino alla completa dismissione di quest’ ultima”.
IL NUOVO DATA CENTRE
Il nuovo Data Centre consta di 23 armadi e dispone di spazio per un’ eventuale espansione. I collegamenti realizzati con prodotti Datwyler sono quelli tra i suddetti rack (lunghi un massimo di 10-12 metri) e quelli di dorsale con i locali tecnici ai diversi piani: dal Data Centre partono, infatti, 24 cavi in rame e altrettante fibre ottiche verso ognuno dei 9 nodi di piano complessivi. I due tipi di connessione sono destinati a servizi diversi: quella in rame per i collegamenti ISDN, gli access point, i timbratori (e altro), mentre quella in fibre ottiche per il collegamento degli apparati “core” con quelli di piano.
Ogni armadio del Data Centre presenta, inoltre, due fasci da 24 cavi in rame ciascuno diretti ad altrettanti centri stella ridondati, così da garantire il pieno funzionamento del sistema anche in caso di problemi relativi a uno dei due punti nevralgici.