Adottare un approccio intelligente agli edifici intelligenti

di Kirk Krahn (Senior Product Management, Leviton Network Solutions)

Per diversi anni, le conversazioni sulla “convergenza” della rete hanno coinvolto principalmente la combinazione di applicazioni per l’area di lavoro voce e dati su una sola rete. La rete locale (LAN) era composta dai cavi dell’area di lavoro che supportavano i PC sulla scrivania, con l’eventuale aggiunta di telefoni IP. In epoca più recente, sono stati aggiunti i punti di accesso wireless (WAP) per supportare dispositivi mobili come laptop, telefoni cellulari e tablet.
Ora i sistemi degli edifici come HVAC (riscaldamento, ventilazione, climatizzazione), illuminazione, sistemi di sicurezza e sistemi di gestione energetica vengono incorporati nella LAN, una tendenza definita come edificio “intelligente” o “smart”. Secondo la ricerca “Global Smart Building Market” condotta nel 2018 da Zion Market Research, si prevede che il mercato globale degli edifici intelligenti farà registrare un tasso di crescita annuale composto di oltre il 34% tra il 2017 e il 2024.
I motivi alla base delle iniziative per gli edifici intelligenti sono vari, ma consentire una gestione più efficace, migliorare la visibilità e aumentare l’efficienza delle operazioni possono esserne considerati i fattori trainanti. A tale scopo, si richiede alla rete IP di supportare una gamma più vasta di applicazioni e di diventare parte integrante delle prestazioni e della gestione delle operazioni commerciali. Questo compito può comportare sfide e scelte complesse che non sempre risultano evidenti nelle fasi iniziali.
Tra le sfide:

  1. L’aggiunta di ulteriori dispositivi alla LAN comporta la necessità di un intervallo più ampio di larghezza di banda e una maggiore velocità di trasmissione dei dati. In più, i dispositivi sono caratterizzati da requisiti di potenza diversi. L’illuminazione o i punti di accesso wireless possono richiedere una potenza di 60 watt o superiore, mentre per i semplici lettori di badge o per i dispositivi di controllo accessi possono essere sufficienti 15-30 watt.
  2. I dispositivi non si trovano più tutti su una scrivania ma possono essere posizionati in tutto l’edificio o in tutto il campus, quindi in fase di progettazione è necessario intensificare le attività di pianificazione preventiva e analisi.
  3. La tecnologia si sta evolvendo a una velocità tale per cui molti dei progetti attuali potrebbero non essere in grado di supportare le nuove soluzioni future e le nuove tecnologie possono aumentare la necessità di cablaggio strutturato in ulteriori aree dell’edificio ben oltre le previsioni di oggi.

COMPRENDERE I REQUISITI

Quando Leviton consiglia ai clienti la tipologia di cablaggio necessaria per la connessione dei dispositivi intelligenti, raggruppa le applicazioni in tre aree caratterizzate da requisiti specifici:
Alta larghezza di banda / alta potenza
Le applicazioni che normalmente richiedono alta larghezza di banda e alta potenza comprendono i punti di accesso wireless e i sistemi di videoconferenza. Queste applicazioni richiederanno fino a 10 Gb/s di dati e Power over Ethernet a 60 watt o superiore. Di conseguenza, il cablaggio Cat. 6A diventa una necessità irrinunciabile poiché ha la capacità di supportare 10GBASE-T. Inoltre, i cavi e le bretelle di permutazione Cat. 6A dispongono di conduttori a sezione maggiore che, sotto alimentazione, si riscaldano meno e offrono prestazioni migliori rispetto ai conduttori più piccoli.
Bassa larghezza di banda / alta potenza
I dispositivi che richiedono una larghezza di banda minore (inferiore a 1G, 250 MHz) ma un’alta potenza (fino a 100 watt) comprendono l’illuminazione e le videocamere di sorveglianza con funzioni avanzate come riscaldamento, inclinazione e zoom. Un sistema di Cat. 6A che utilizza un cablaggio con conduttori 23AWG può gestire una potenza maggiore e supportare fino a 1 Gb/s.
Bassa larghezza di banda / bassa potenza
Le tipiche applicazioni con queste caratteristiche includono l’automazione dell’edificio (es.: termostati) e i controlli accessi di sicurezza. Con requisiti di bassa larghezza di banda e bassa potenza, risultano ideali i sistemi Cat.6 o Cat. 5e con conduttori a 23 AWG o 24 AWG.
Per il proprio edificio o struttura, è opportuno anticipare a quali usi la seconda e la terza generazione di tecnologia saranno destinate. Anche se le applicazioni che si utilizzano attualmente richiedono solo una bassa larghezza di banda e una bassa potenza, non è detto che sia così anche in futuro.
Mentre la tecnologia dell’edificio, i server e gli endpoint vengono aggiornati mediamente ogni 3-5 anni, l’impianto di cablaggio viene normalmente aggiornato solo ogni 10 o più anni. Quindi è piuttosto probabile che il cablaggio selezionato oggi debba supportare tre generazioni di tecnologia.

 

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